Con il decreto Cura Italia si è cercato di dare nuova linfa alle imprese con accesso semplificato al

Fondo di garanzia PMI, e contestualmente si è passati alla sospensione delle rate dei finanziamenti

per le aziende beneficiare della Nuova Sabatini.  Il decreto ha messo a disposizione delle imprese

circa 25 miliardi, somma molto simile ad una manovra di bilancio, tanto da farlo definire dal

premier Giuseppe Conte, manovra poderosa.

Diverse sono le misure di sostegno alle imprese: in primis, viene semplificato l’accesso al Fondo di

garanzia per le P.M.I. Per 09 mesi a partire dal 17 marzo c.a, la garanzia è gratuita, tale garanzia

arriva a coprire l’80% del finanziamento, arrivando al 90% con la controgaranzia dei Cofidi, e

l’importo massimo garantito per singola impresa è di 1 milione e mezzo.

Per i finanziamenti superiori ad 1,5 milioni di euro e fino a 5 milioni di euro la percentuale di

garanzia di copertura del finanziamento dovrebbe essere stabilita in base al modello di reating

che attualmente regola il funzionamento del Fondo.

Anche le operazioni finalizzate all’estinzione di finanziamenti diventano ammissibili, a condizione

che ci sia erogazione di credito aggiuntivo pari ad almeno il 10% del debito residuo.

Viene azzerato il pagamento delle commissioni per il mancato perfezionamento delle operazioni

finanziarie presentate dalla data di entrata in vigore del decreto.

Infine, sono ammessi i finanziamenti a favore di persone fisiche che esercitano attività di impresa,

arti o professioni, la cui attività d’impresa è stata penalizzata dall’emergenza COVID-19.

Per finire Cassa depositi e prestiti sarà incaricata di sostenere la liquidità delle aziende più

grandi, per le PMI si punta principalmente al potenziamento del fondo.

 

 

 

Al Fondo di solidarietà per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui per l’acquisto

della prima casa (istituito con la legge 244/2007) presso il ministero dell’Economia e delle

Finanze e gestito da Consap Spa) sono stati affidati altri 400 milioni di euroche si aggiungono

ai circa 25 milioni residui. È questo il budget con cui Consap dovrà garantire l’ampliamento della

moratoria a unaplatea, si presume, molto ampia.

Basta leggere le stime della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro sull’impatto (enorme)

delle misure di lockdown adottate dal Governo per ridurre il contagio da coronavirus:

tre milioni di lavoratori lasciati all’improvviso a casadalle restrizioni imposte, di questi un milione

sono autonomi e 1,9 milioni dipendenti, e altri 3,6 milioni che sono occupati in settori a

«rischio chiusura indotta». E questo “congelamento” generalizzato delle attività presto avrà

ripercussioni sul portafoglio delle famiglie.

Chi ha diritto alla sospensione delle rate

Innanzitutto, ci sono dei requisiti di base per poter accedere alla moratoria. Può presentare domanda

di accesso ai benefici del Fondo il proprietario di un immobile adibito ad abitazione principale, titolare

di un mutuo contratto per l’acquisto dello stesso immobile di importo non superiore a 250mila euro 

e in possesso di indicatore Isee non superiore a 30mila euroQuest’ultimo requisito reddituale

è stato però eliminato per i prossimi nove mesi. Il mutuo deve, inoltre, essere in ammortamento

da almeno un anno al momento della presentazione della domanda. Ed è ammissibile anche il titolare

del contratto di mutuo già in ritardonel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90

giorni consecutivi.

 

 
                                                                                   fonte Il Sole 24 Ore                                                                                                                          fonte  Il Sole 24 Ore

 

E’ un provvedimento governativo che prevede, un sostegno a favore dei  mutuatari in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo. Anche se non  ancora stato varato il decreto attuativo e la disposizione non è ancora operativa ,sappiamo già che cosa conterrà.

In particolare,  sarà possibile chiedere la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per l’acquisto della prima casa, per un periodo complessivo non superiore a 18 mesi.

Per beneficiare di questa sospensione, sarà necessario

  • Essere titolari di un mutuo attivo da almeno un anno, di importo erogato non superiore a 250.000€. Aver richiesto il mutuo per comprare una prima casa adibita ad abitazione principale sita in Italia, che non rientri nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e che non abbia le caratteristiche di lusso.,

Sono previste anche precise situazioni per poter presentare la richiesta di sospensione:

  • Cessazione del lavoro subordinato o parasubordinato
  • Riconoscimento di invalidità non inferiore all’80%
  • Morte o riconoscimento di handicap grave ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%;
  • Sospensione dal lavoro (o riduzione dell’orario di lavoro corrispondente almeno al 20% dell’orario di lavoro complessivo), per un periodo di almeno 30 gg. lavorativi consecutivi, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito
  • Per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, è possibile farne domanda se si è registrato un calo del fatturato non inferiore al 33% rispetto a quello dell’anno precedente. Il calo deve essere calcolato su base trimestrale, in un qualunque trimestre calcolato a partire dal 21 febbraio 2020. Inoltre il calo deve essere imputabile alle restrizioni previste per il contenimento dell’emergenza Coronavirus.

Se il mutuo è cointestato, è sufficiente che almeno uno dei cointestatari si trovi in una di queste situazioni.

Il Fondo di Solidarietà Prima Casa interviene a favore del mutuatario con un contributo pari al 50% degli interessi che maturano a seguito della richiesta di sospensione.

La richiesta non potrà essere presentata alla banca se:

  • C’è stato un ritardo del pagamento delle rate superiore a 90 giorni
  • Si è fruito di altre agevolazioni pubbliche
  • C’è una copertura assicurativa che copre l’evento per cui si richiede la sospensione.

 

 

fonte Banca bpm

MISURE IN TEMA DI SOSPENSIONE PER IL CREDITO AL CONSUMO!

Nessuna sospensione per finanziamenti personali e cessioni del quinto.Si rileva come

nessuna misura sia stata adottata a sostegno delle ipotesi di credito a consumo,

finanziamenti personali e cessioni del quinto. Pertanto, chi attualmente oggi è costretto

a pagare a rate tali forme di credito non avrà diritto ad alcuna sospensione. Cionondimeno,

non è escluso che gli istituti di credito potranno autonomamente adeguarsi alla attuale difficile

congiuntura economica, mediante rinegoziazione o sospensione dei finanziamenti, sulla scorta

delle decisioni già assunte in base all’Addendum per il Credito del 2019.